Manuale atipico di sopravvivenza teatrale
Emanuele Conte e il Teatro della Tosse
Matteo Paoletti
L X H: 14,5 x 20,5; CONFEZIONE rilegato in brossura, cucitura filo refe; COPERTINA carta patinata plastificata opaca con bandelle, CMYK; INTERNO carta usomano avorio, illustrato CMYK; 2017, pp. 160
EURO 16.00
ISBN: 978-88-7218-423-3L’odierno Teatro della Tosse nasce nel 2007, quando la scomparsa di Emanuele Luzzati e il “farsi di lato” di Tonino Conte danno nuovo stimolo alla compagnia per sperimentare nuove strade e garantirsi un futuro in un sistema teatrale in profondo mutamento. Una nuova generazione di artisti, tecnici e operatori cresciuti all’interno della storica cooperativa riorganizza il teatro tanto nella proposta artistica quanto nella sua struttura. Il “teatro fuori dal teatro”, le grandi ospitalità internazionali, il sostegno alle giovani compagnie e la ricerca di una proposta artistica non convenzionale sono oggi i cardini dell’istituzione guidata da Emanuele Conte, regista che affidandosi a un gruppo di lavoro compatto ha dimostrato come le vie del nuovo e un dialogo franco con la tradizione possano portare a risultati duraturi. La Fondazione Luzzati – Teatro della Tosse è oggi riconosciuta dal Ministero come “Teatro di Rilevante Interesse Culturale”. Questo libro ripercorre il lavoro gestionale e di palcoscenico che ha portato a questo risultato.
L'AUTORE
Matteo Paoletti
Matteo Paoletti è dottore di ricerca in Storia del Teatro e collabora con l’Università di Genova. Si occupa di impresariato, teatro lirico e regia tra Otto e Novecento. Ha pubblicato diversi saggi su Giorgio Strehler, la monografia “Mascagni, Mocchi, Sonzogno. La Società Teatrale Internazionale (1908-1931) e i suoi protagonisti” (Bologna, Alma Mater Studiorum, 2015) e ha curato il volume “Teatro della Tosse. Quarant’anni di…” (Genova, Sagep, 2015). Per Titivillus ha contribuito con un saggio al volume di Livia Cavaglieri “Trust teatrali e diritto d’autore (1894-1910). La tentazione del monopolio” (2012). Nel 2012 è stato premiato da «Sipario» come miglior critico d’opera italiano under 35.