Racconti su un attore operaio
Luigi Dadina nel Teatro delle Albe
Michele Pascarella
febbraio 2017
prefazione di Marco De Marinis
postfazione di Gerardo Guccini
135
L X H: 14,5 x 20,5; CONFEZIONE rilegato in brossura, cucitura filo refe; COPERTINA carta patinata plastificata opaca con bandelle, CMYK; INTERNO carta usomano avorio, illustrato CMYK; 2017, pp. 208
Euro 17.00
ISBN: 978-88-7218-420-2Questo libro racconta alcuni momenti della vita di Luigi Dadina: fino ai vent’anni tra Porto Corsini e il Villaggio Anic, poi con il Teatro delle Albe di Ravenna. L’ho scritto a partire da una grande quantità di conversazioni avute con lui e di esperienze condivise dalla fine degli anni Novanta a oggi. Seguendo i suggerimenti di Cesare Zavattini in merito al «pedinamento del reale» e alla convinzione che «il banale non esiste», ho cercato di raccontare gli aspetti concreti e minuti della vicenda di Gigio (tutti chiamano così Luigi Dadina, da sempre, e così ho fatto anch’io, qui): lui non è un teorico, è un uomo che realizza la sua essenza soprattutto attraverso il fare. Stare molto vicini alle cose credo sia corretto e rispettoso di questo suo modo d’essere. Per la stessa ragione ho mantenuto un registro linguistico concreto. Il mio obiettivo: raccontare una storia che si possa almeno un po’ immaginare, leggendola. Mi piace pensare di averla scritta anche per chi non è interessato al teatro in generale, né al Teatro delle Albe in particolare, né a Gigio: destinatario ideale è chiunque abbia voglia di rimanere per un po’ di tempo in compagnia della vita di un uomo. Questo libro è arricchito dai racconti di molte persone in diversi modi vicine a Gigio, e dai pensieri di Marco De Marinis (prefazione) e Gerardo Guccini (postfazione). Mi sono apprestato a questa piccola impresa con un po’ di timore. Oggi sento molta gratitudine per le sorprese che sono arrivate. (Michele Pascarella)
L'AUTORE
Michele Pascarella
Michele Pascarella è critico e studioso di teatro, danza e arti visive, curioso di altre arti, ufficio stampa e comunicazione di progetti culturali. Da circa un quarto di secolo mette assieme e mescola storie, parole, immagini e persone. Dal 1992 si occupa di teatro contemporaneo e tecniche di narrazione. Grazie al DAMS dell’Università di Bologna scopre un mondo di autori sorprendenti e opere luminose che hanno attraversato gli ultimi cento anni.
Come studioso di arti performative si interessa in particolare delle rivoluzioni del Novecento e delle contaminazioni fra le diverse pratiche artistiche. “Racconti su un attore operaio” è il suo primo libro.
Come studioso di arti performative si interessa in particolare delle rivoluzioni del Novecento e delle contaminazioni fra le diverse pratiche artistiche. “Racconti su un attore operaio” è il suo primo libro.