Il teatro di Toni Servillo
con dialogo
Anna Barsotti
L X H: 14,5 x 20,5; CONFEZIONE rilegato in brossura; COPERTINA carta usomano con risvolti, colori; INTERNO illustrato, CMYK; 2016, pp. 328
Euro 22.00
ISBN: 978-88-7128-415-8Il titolo è esemplare; nella sua essenzialità il senso dell’intero volume: un’esplorazione critica completa delle molteplici facce dell’attività di Toni Servillo per il teatro.
Benché conosciuto dal grande pubblico soprattutto grazie a memorabili e pluripremiati ruoli cinematografici (sotto la direzione di Sorrentino, ma anche di Martone, Garrone, Andò, Ciprì), l’“attore-autore” vanta oggi una carriera teatrale quasi trentennale, che dalla scena trae energia anche per le sue interpretazioni filmiche. Nel tracciarne il percorso Anna Barsotti dà per la prima volta rilievo alle esperienze iniziali nell’alveo del teatro sperimentale degli anni Settanta e Ottanta, alla luce dell’elaborazione delle “silhouettes” servilliane, per analizzare poi la serie delle sue pregevoli e fortunate messinscene (da Moscato, Viviani, Molière, Marivaux, Goldoni, Eduardo De Filippo).
Con passione e rigore scientifico, il volume indaga ogni aspetto della poetica e della pratica teatrale di Servillo: quello puramente attorico, sulla scena e sullo schermo, e quello registico, declinato secondo un rinnovato modello capocomicale che incorpora anche la scrittura scenica. Ricostruisce quindi il suo “romanzo spettacolare”; perché l’una parte si rispecchia nell’altra senza soluzione di continuità, secondo la prospettiva, cara all’autrice, della “spirale”.
Un capitolo, firmato da Carlo Titomanlio, è dedicato alle peculiari scelte scenografiche degli spettacoli analizzati nel libro, nonché delle regie liriche.
Impreziosisce il volume un lungo “dialogo” con l’attore e regista casertano, centrato sui modi e sulle forme del suo fare teatro. Lo completano una esaustiva Teatrografia e Bibliografia.
L'AUTORE
Anna Barsotti
Anna Barsotti è ordinario di Discipline dello Spettacolo presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Pisa. Ha prodotto studi sul rapporto lingua-dialetto dal teatro di Verga e Capuana alla nuova drammaturgia napoletana e siciliana, su De Roberto, Praga, d’Annunzio, Bontempelli, Scarpetta, Viviani, sulla critica teatrale italiana e il ’900, e un agile percorso da Pirandello a Fo. Fra le sue pubblicazioni, “Giacosa e Verga drammaturgo” (Premio Idi-Saint Vincent “Silvio d’Amico” 1974),“ Rosso di San Secondo” (1978), “Il teatro dei “Maggi” in Toscana” (1983), “Futurismo e avanguardie nel teatro italiano fra le due guerre” (1990). Per “Eduardo drammaturgo” (Bulzoni 1988-1995) ha ricevuto il Premio “Luigi Russo”; dopo l’“Introduzione a Eduardo” (Laterza 1992) ha curato, per Einaudi, la nuova edizione della “Cantata dei giorni dispari” (1995) e della “Cantata dei giorni pari” (1998) e ha pubblicato “Eduardo” (2003). Ha indagato le relazioni fra tragico e comico da fine Settecento a fine Novecento e oltre: “Alfieri e la scena” (Bulzoni 2001); “Eduardo, Fo e l’attore-autore del Novecento” (Bulzoni 2007); “La lingua teatrale di Emma Dante” (ETS 2009). Dirige e condirige per ETS le collane: “Narrare la scena”, “Il canone teatrale europeo”, “Percorsi critici fra mondo del teatro e teatro del mondo”.