La radiofonica arte invisibile
Il radiodramma italiano prima della televisione
Rodolfo Sacchettini
L X H: 14,5 x 20,5; CONFEZIONE rilegato in brossura; COPERTINA carta usomano con risvolti, colori; INTERNO B/N; 2011, pp. 280
Euro 16.00
ISBN: 978-88-7218-315-1“La radiofonica arte invisibile” racconta la sfida dei pionieri del radiodramma italiano tra incertezze e azzardi creativi, tra resistenze e sperimentazioni. Dall’ascesa e caduta del fascismo alla diffusione della televisione la radio attraversa i cambiamenti repentini di un intero paese. Ma come nasce il radiodramma? I toni sono quelli di una “genesi” artistica e bisogna innanzitutto dare cittadinanza sonora a ogni cosa (le azioni, i sentimenti, gli oggetti, i luoghi). Porte che si aprono e si chiudono, il soffiare del vento, lo sferragliare del treno, il fischio di una nave… emergono di nuovo nel “buio” della radio. I primi dibattiti, le teorie e anche i fallimenti sono materiale vivo per ripercorrere passo dopo passo un’avventura culturale e artistica che è entrata capillarmente nell’immaginario di tante generazioni di italiani. Il mondo dei rumori, dei suoni e delle voci indimenticabili della radio è qui ricostruito per la prima volta nel dettaglio con il recupero di testi inediti o dispersi su giornali e riviste. Viene fuori una sorta di panorama dell’arte radiofonica che racconta l’evoluzione del “teatro per ciechi” – secondo una delle prime definizioni – in un genere artistico continuamente alla ricerca della propria forma.
L'AUTORE
Rodolfo Sacchettini
Rodolfo Sacchettini, dottore di ricerca in Italianistica, si occupa di letteratura del Novecento e di teatro contemporaneo. Collabora stabilmente alla rivista «Lo straniero». Ha curato insieme ad Ascanio Celestini il volume “Storie da legare” (Edizione della Meridiana, 2006), e con Anna Dolfi e Nicola Turi “Memorie, autobiografie, diari nella letteratura italiana dell’Ottocento e del Novecento” (ETS, 2008). Ha pubblicato “L’oscuro rovescio. Previsione e pre-visione della morte nella narrativa di Tommaso Landolfi” (SEF, 2006) e articoli per i volumi della collana “I libri quadrati” della Ubulibri (su Fanny & Alexander, Kinkaleri e Motus). Dal 2004 cura e conduce una rubrica radiofonica bimensile di attualità teatrale su Rete Toscana Classica ed è tra i fondatori di Altre Velocità, gruppo di osservatori e critici teatrali. Dal 2009 fa parte del coordinamento critico-organizzativo del Festival di Santarcangelo.