Scena francese nel secondo Novecento. II
Antoine Vitez – Patrice Chéreau
Gianni Poli
prefazione di Michel Corvin
L X H: 14,5 x 20,5; CONFEZIONE rilegato in brossura; COPERTINA carta patinata plastificata con risvolti, colori; INTERNO B/N; 2010, pp. 224
Euro 16.00
ISBN: 978-88-7218-293-2Prosegue e si conclude – nell’apertura a sviluppi futuri – la vicenda della messa in scena francese di mezzo secolo, iniziata con i saggi esemplari su Jean Vilar e Jean-Louis Barrault nel precedente volume (2007). Non si pretende d’esaurire, attraverso lo studio dei quattro creatori scelti, la problematica di un’epoca, ma di fondarne almeno e documentarne i passaggi decisivi e memorabili, relativi ai suoi determinanti estetici. Con Antoine Vitez si svolge e si chiude, prematuramente, un’avventura fra utopia e sperimentazione, alimentata alle Avanguardie e offerta in continue tensioni progettuali alla “nostalgia del futuro”. Con Patrice Chéreau si perseguono diversi obiettivi espressivi, su tre versanti complementari dell’odierna Arte dello Spettacolo. Secondo Michel Corvin, «Vitez è uno scrittore di teatro perché scrive sul teatro e le sue riflessioni forniscono, arricchendolo, il duplicato di ciò che realizzerà in palcoscenico. […] Con analisi specifiche, dedicate a ogni messa in scena e con un bilancio sintetico, il critico offre il suo punto di vista e ci consegna un ritratto avvincente della personalità complessa, cioè contraddittoria, del grande creatore». Per entrambi, ogni spettacolo si propone come esperienza di un’esperienza e contribuisce a disegnare l’autobiografia dell’artista. In Chéreau, il prefatore rileva la pluralità dei moventi artistici, per i quali la scelta del repertorio indica «l’apertura “appassionata” della sua curiosità, ancor più del suo eclettismo culturale». Grazie a premesse metodologiche integrabili con quelle delle monografie già disponibili, quest’opera segue gli stessi criteri d’indagine e d’esposizione; fornendo riflessione e sintesi sul pensiero e l’espressione d’ogni artista, mediante documenti audiovisivi e iconografici spesso inediti e confronti bibliografici esaustivi e aggiornati con la critica europea.
L'AUTORE
Gianni Poli
Gianni Poli, nato a Genova nel 1939, è critico teatrale militante, saggista, drammaturgo e traduttore. Si interessa alle estetiche del Novecento, alla drammaturgia e alla messa in scena contemporanee, francofone in particolare. Fra i suoi saggi in volume: “Jean Genet», Firenze, La Nuova Italia, 1973; «Contenuti e tecniche del teatro contemporaneo», Firenze, G. D’Anna, 1974; «La sperimentazione come assoluto», ivi, 1974; «Spettacolo teatrale del Novecento», Torino, Marietti, 1979; «Introduzioni a Jean Genet», Romanzi, Milano, Mondadori, 1980 e 1981; «Invito alla lettura di Marguerite Yourcenar», Milano, Mursia, 1990; «Invito alla lettura di Raymond Queneau», Milano, Mursia, 1995; «Antonin Artaud la poesia in scena», Genova, Erga, 1997; «Un secolo di teatro francese 1886-1986», Firenze, Le Lettere, 1999; «Altri sogni – Altre scene. Antologia dei drammaturghi belgi contemporanei», Genova, Il Melangolo, 2004; «Scena francese nel secondo Novecento. I: Jean Vilar – Jean-Louis Barrault», Genova, Il Melangolo, 2007. Collabora a Riviste specializzate, fra cui «Il Ponte», «Letture», «Belfagor», «Teatro contemporaneo», «Hystrio», «L’Indice», «Francofonia», «Drammaturgia.it», ecc.