La scena della contraddizione
ottobre 2008
a cura di Donatella Orecchia, Armando Petrini, Mariapaola Pierini
Progetto grafico, illustrazioni e disegni di copertina di Riccardo Caporossi
Con frammenti di Claudio Remondi, Carmelo Bene, Carlo Quartucci, Anna d’Offizi, Rino Sudano, Leo de Berardinis, Perla Peragallo, Carla Tatò, Riccardo Caporossi, Claudio Morganti, Anna Tamborrino e Gigi Livio
L X H: 20,5 x 22,5; CONFEZIONE rilegato in brossura; COPERTINA carta patinata plastificata con risvolti, colori; INTERNO illustrato, B/N; 2008, pp. 120
Euro 16.00
ISBN: 978-88-7218-228-4Il libro intende testimoniare una delle stagioni più vivaci e artisticamente alte della scena italiana negli ultimi cinquant’anni, attraverso le parole di chi ne fu protagonista. Nel 1959, con l’esordio di Carlo Quartucci e di Carmelo Bene, prende avvio una ricerca teatrale che, pur nelle differenze di percorso dei singoli artisti, trovò e trova tutt’oggi la sua ragione d’essere più profonda nella poetica della “contraddizione”. Contraddire il teatro contemporaneo per contraddire il proprio tempo è stata da allora l’urgenza etica ed estetica che ha mosso questi teatranti; esprimere la contraddizione anche all’interno della propria opera è stata la cifra che li ha caratterizzati più fortemente e che ancora oggi segna il percorso di chi continua nella medesima direzione.
La storia di ieri e quella contemporanea s’intrecciano in un quadro composito, in cui i documenti e le immagini del passato s’incontrano e dialogano con immagini recenti e testimonianze inedite. Gli scritti di Gigi Livio si inseriscono come contrappunto critico mentre i disegni e il progetto grafico di Riccardo Caporossi scandiscono visivamente il ritmo interno del libro.
“La scena della contraddizione” è un omaggio a Gigi Livio che di questa storia è stato parte importante, come voce e sguardo di critico militante.
GLI AUTORI
Donatella Orecchia
Donatella Orecchia è ricercatore presso l’Università degli Studi di Roma, Dipartimento di Scienze storiche, Filosofico-sociali, dei Beni culturali e del Territorio. Attualmente insegna nel corso di Beni culturali (triennio) e Musica e Spettacolo (biennio). Ha insegnato presso l’Università degli Studi di Torino e di Genova (distaccamento sede Imperia). Segreteria e membro del Comitato Scientifico e Direttivo dell’Unione culturale “Franco Antonicelli” di Torino dal 1995 al 2003; nel comitato di redazione della rivista di studi “L’asino di B. Quaderni di ricerca sul teatro e altro”, dell’Università degli Studi di Torino. Ha ideato e dirige insieme a Livia Cavaglieri il progetto di ricerca ORMETE, Oralità Memoria e Teatro, progetto in collaborazione con l’Istituto per i Beni sonori e Audiovisivi di Roma e il Museo dell’Attore di Genova.
Armando Petrini
Ricercatore in “Discipline dello Spettacolo” presso l’Università degli Studi di Torino dove insegna “Storia e teorie dell’attore”. Si è occupato in particolare di storia dell’attore teatrale, dal Cinquecento al Novecento.
I suoi studi recenti si sono concentrati sulla scena ottocentesca (approfondendo le figure di Gustavo Modena, Giovanni Emanuel e Giacinta Pezzana) e sul teatro di Carmelo Bene, Carlo Cecchi, Carlo Quartucci e Carla Tatò. Ha rivolto poi un interesse specifico all’indagine della storia e della fenomenologia dell’industria culturale.
Fra le sue monografie: Gustavo Modena. Teatro, arte, politica, 2012; Dentro il novecento. Un secolo che non abbiamo alle spalle: frammenti di storia della cultura e dello spettacolo, 2006; Amleto da Shakespeare a Laforgue per Carmelo Bene, 2004.
Ha curato e organizzato recentemente i convegni: insieme a Giuliana Pititu “Così vicini, così lontani. Bene-Quartucci, due strade della sperimentazione teatrale italiana” (28-29 marzo 2014) organizzato a Torino da Pratici e Vaporosi, DAMS, Museo Nazionale del Cinema, Centro Studi del Teatro Stabile, Teatro della Caduta; “Ripensare Gustavo Modena, attore e capocomico, riformatore del teatro fra arte e politica” (23-25 novembre 2011) organizzato a Torino dalla Facoltà di Scienze della Formazione, dal Centro Studi sull’Attore e il Divismo, dal Dottorato di Musica e Spettacolo, dal DAMS dell’Università di Torino).
Maria Paola Pierini
Professore associato, insegna al DAMS dell’Università di Torino. Si è occupata in particolare di storia della recitazione, in teatro e in cinema. Ha articolato la ricerca su più fronti, indagando, attraverso vari saggi e monografie, questioni relative alla teoria e alla storia della recitazione, al rapporto tra attore e divismo nel cinema classico hollywoodiano, alle dinamiche di ricezione delle star, al rapporto tra regia e recitazione, fino a giungere, in tempi più recenti, a indagare il panorama attoriale contemporaneo e questioni relative alla formazione dell’attore e alla manualistica per la recitazione. È membro fondatore del Centro Ricerche Attore e Divismo (Dipartimento Studi Umanistici dell’Università di Torino) e curatrice della rubrica “ActorSegno” sulla rivista Segnocinema. Tra le sue pubblicazioni: Prima del cinema. Il teatro di Orson Welles (Bulzoni, 2005); Attori e Metodo. Montgomery Clift, Marlon Brando, James Dean e Marilyn Monroe (Zona, 2006); Gary Cooper. Il cinema dei divi, l’America degli eroi (Le Mani, 2011). Ha curato, con Emiliano Morreale,Racconti di cinema (Einaudi, 2014).