
Non parlare di me
Monologo per una donna
Renata D’Amico
Da un’idea di Renata D’Amico, Michela Embrìaco e Raffaele Macrì
Fotografie di Pierluigi Faggion
Progetto del Centro Teatrale Ziggurat
L X H: 13,5 x 20,5; CONFEZIONE rilegato in brossura; COPERTINA patinata opaca, quadricromia; INTERNO b/n; 2007, pp. 80
Euro 10.00
Eva è una donna dei nostri giorni, alle prese con gli impegni quotidiani e i modelli in cui non riesce più a riconoscersi. Annebbiata dall’uso di psicofarmaci, in uno stato quasi delirante, racconta un incubo che ossessiona le sue notti: l’uccisione dei propri figli. Da qui l’inizio di un cammino catartico, in un turbinio di emozioni contrastanti. Un’immersione iniziatica dentro se stessa, a incontrare i mostri che tanto temiamo. Ombre, che anelano alla luce, per sciogliere finalmente le tante paure che ci attanagliano e lasciare fluire liberamente la nostra essenza.
L'AUTORE
Renata D'Amico
Renata D’Amico (Mozambico, 11 luglio 1960), scrittrice e ricercatrice spirituale.
Laureata a Siena in Filosofia, indirizzo etno-antropologico, si occupa di pensiero creativo come strumento di crescita e ha acquisito l’utilizzo di tecniche energetiche, immaginative e di rilassamento per facilitare il suo risveglio. Conduce percorsi di teatro e crescita personale sul divino femminile e il bambino interiore, mirati a favorire il contatto con le proprie risorse interiori. Particolarmente attenta ai segni offerti dai sogni, dalla Natura e dalle sincronicità, si interessa di strumenti di divinazione, quali messaggi dell’Universo che aiutano ad accrescere la propria consapevolezza. Ha pubblicato due romanzi, “Mamana Arminda” (Erre Emme, 1995) e “Similaun”, (id. 1996, ed. tedesca 1997). Dal 1999 collabora con il Centro Teatrale Ziggurat di Trento per il quale ha curato diverse drammaturgie su tematiche sociali.
Renata D'Amico
Renata D’Amico (Mozambico, 11 luglio 1960), scrittrice e ricercatrice spirituale.
Laureata a Siena in Filosofia, indirizzo etno-antropologico, si occupa di pensiero creativo come strumento di crescita e ha acquisito l’utilizzo di tecniche energetiche, immaginative e di rilassamento per facilitare il suo risveglio. Conduce percorsi di teatro e crescita personale sul divino femminile e il bambino interiore, mirati a favorire il contatto con le proprie risorse interiori. Particolarmente attenta ai segni offerti dai sogni, dalla Natura e dalle sincronicità, si interessa di strumenti di divinazione, quali messaggi dell’Universo che aiutano ad accrescere la propria consapevolezza. Ha pubblicato due romanzi, “Mamana Arminda” (Erre Emme, 1995) e “Similaun”, (id. 1996, ed. tedesca 1997). Dal 1999 collabora con il Centro Teatrale Ziggurat di Trento per il quale ha curato diverse drammaturgie su tematiche sociali.
Renata D'Amico
Renata D’Amico (Mozambico, 11 luglio 1960), scrittrice e ricercatrice spirituale.
Laureata a Siena in Filosofia, indirizzo etno-antropologico, si occupa di pensiero creativo come strumento di crescita e ha acquisito l’utilizzo di tecniche energetiche, immaginative e di rilassamento per facilitare il suo risveglio. Conduce percorsi di teatro e crescita personale sul divino femminile e il bambino interiore, mirati a favorire il contatto con le proprie risorse interiori. Particolarmente attenta ai segni offerti dai sogni, dalla Natura e dalle sincronicità, si interessa di strumenti di divinazione, quali messaggi dell’Universo che aiutano ad accrescere la propria consapevolezza. Ha pubblicato due romanzi, “Mamana Arminda” (Erre Emme, 1995) e “Similaun”, (id. 1996, ed. tedesca 1997). Dal 1999 collabora con il Centro Teatrale Ziggurat di Trento per il quale ha curato diverse drammaturgie su tematiche sociali.