Architetture di Luce
Il Teatro Architettura di Giancarlo Cauteruccio/Krypton
Pietro Gaglianò
scritti di Giancarlo Cauteruccio e Gianni Pettena
L X H: 20,5 x 22,5; CONFEZIONE rilegato in brossura; COPERTINA carta patinata plastificata a con risvolti, colori; INTERNO illustrato, colori; 2014, pp. 112
€ 18,00
ISBN: 978-88-7218-381-6“Architetture di Luce” racconta una parte del percorso di Giancarlo Cauteruccio, e di Krypton, escluso dalla precedente pubblicazione “Teatri di Luce”. Condizioni fisiche, ma soprattutto temporali, fanno del Teatro Architettura un’esperienza diversa dal lavoro in palcoscenico, più vicina a quella delle arti visive, un vero e proprio incrocio di discipline e arti. “Il teatro di Krypton è sempre architettura, intesa come proiezione di uno spazio, di quell’alchimia che trasforma l’idea in disegno bidimensionale, e il disegno in spazio abitabile, percorribile. Al tempo stesso le opere di Teatro Architettura contengono, irriducibile, il meccanismo propulsore del teatro e ne condividono processi e strumenti, essendo, negli esiti formali, spettacolo teatrale allo stato puro”.
In questo volume l’autore percorre gli oltre trent’anni di ricerca sullo spazio urbano e sull’architettura, scegliendo un punto di vista decentrato che contempli tutte le espansioni creative dell’artista, dell’uomo di teatro, dell’architetto. Ne risulta una narrazione che media il percorso cronologico con l’approfondimento di aree tematiche ricorrenti nella storia di Krypton, e con il confronto con le tensioni culturali e sociali in cui questa si sviluppa. Un’ampia selezione di immagini propone un percorso necessario e complementare, mentre il volume si chiude con una conversazione tra Giancarlo Cauteruccio e Gianni Pettena, maestro e osservatore critico delle evoluzioni del fondatore di Krypton.
L'AUTORE
Pietro Gaglianò
Pietro Gaglianò (1975), laureato in architettura a Firenze, critico d’arte e studioso dei linguaggi della contemporaneità, ha approfondito la conoscenza e l’analisi della cultura visiva in tutti i suoi aspetti. I suoi principali campi di indagine riguardano il rapporto tra l’arte visiva e i sistemi teorici della performance art e del teatro di ricerca, e il contesto urbano, architettonico e sociale come scena delle pratiche artistiche contemporanee. Da anni sperimenta formati ibridi dello spazio di verifica dell’arte, in cui esperienze di laboratorio e formazione si innestano sul modello tradizionale della mostra, del convegno, della didattica. È attivo in progetti nazionali e reti internazionali per la sperimentazione di processi di formazione non formale e uso dei linguaggi artistici per l’educazione contro la discriminazione.