Quanto dista il teatro?
Un’indagine sociopoetica tra spettatori e non spettatori a Parma
a cura di Roberta Gandolfi
prefazione di Michele Guerra
note e racconti di cittadine e cittadini
scritti di Flavia Armenzoni, Marco Baliani, Babilonia Teatri, Silvia Bottiroli, Angela Demattè, Marco Deriu, Elena Di Gioia, Lorenzo Donati, Giulia Morelli
L X H: 13,5 x 20,5; CONFEZIONE rilegato in brossura; COPERTINA usomano, quadricromia; INTERNO B/N; 2018, pp. 192
Euro 16.00
Fra il 2013 e il 2016 si è svolta a Parma una ricerca sul campo che ha cercato di entrare il più possibile in contatto con le persone che non frequentano abitualmente i teatri, per raccogliere sentimenti e emozioni, valori e disvalori, giudizi e pregiudizi che nutrono l’immaginario contemporaneo riguardo all’arte della scena. A muovere l’indagine è stato il desiderio del Teatro delle Briciole di mettersi in ascolto del suo territorio, lungo linee slegate dai protocolli standard delle indagini sull’“audience development”, rinunciando a una mappatura quantitativa a favore di procedure di timbro creativo e relazionale. Si sono così ascoltate quasi trecento cittadine e cittadini, privilegiando intenzionalmente “l’ascolto della distanza”.
Questo libro ha natura polifonica: racconta la ricerca compiuta, registra e restituisce come un sismografo le voci raccolte e ne propone alcune letture; poi le mette a confronto con il “demone del pubblico” che abita chi il teatro lo fa, lo produce, lo cura e lo promuove. Il volume vuole contribuire a ripensare la fruizione e la partecipazione culturale nelle nostre città; più che un’ennesima ricerca statistica sull’identità del pubblico riservata agli addetti ai lavori, si rivolge alla comunità tutta, quella cittadina e quella nazionale, nella convinzione che ognuno di noi, spettatori e non spettatori, gente di teatro e persone molto lontane da esso, ci si possa anche riconoscere l’una nell’altra.
L'AUTORE
Roberta Gandolfi
Roberta Gandolfi (1962), ricercatrice presso l’Università di Parma, insegna Storia del teatro contemporaneo e Storia della regia teatrale. è autrice del volume “La prima regista. Edith Craig, fra rivoluzione della scena e cultura delle donne” (Bulzoni 2003); ha pubblicato diversi saggi sulla regia nel Novecento, sugli intrecci tra storia del teatro e studi delle donne, sulle pratiche e le culture performative contemporanee, apparsi in italia e all’estero, in volume e in riviste («European Journal of Women Studies», «Teatro e Storia», «Culture Teatrali», «Il castello di Elsinore», «Hystrio», «Art’O», «Prove di drammaturgia», «Ricerche di S/confine»)