“Bread&Puppet”, oltre che accompagnare la mostra spettacolo “La cattedrale di cartapesta”, è un libro importante, che ha l’ambizione di offrire al pubblico e agli studiosi una serie di materiali di prima mano, grafici, fotografici, saggistici, con molti articoli scritti per l’occasione, numerose traduzioni dall’americano e la riproposta di alcuni saggi ormai introvabili, ma ancora di grande interesse. Le foto, molte delle quali inedite, sono decine, tra tutte bisogna ricordare le molte immagini dedicate al Museo e alla Fattoria del Bread and Puppet, ma anche gli splendidi scatti di Maurizio Buscarino, a documentare l’incontro con il gruppo, alla fine degli anni Settanta. Altri sono poi gli incontri ospitati nel libro, tra il Bread&Puppet e Damiano Giambelli, Massimo Schuster, Giuliano Scabia, Lia Lapini, Fabrizio Cruciani, Franco Ruffini, ma anche Sergio Secci e John Bell, un professore della New York University, che ha saputo mischiarsi da protagonista dentro al lavoro di Schumann, soprattutto quello degli ultimi trent’anni, un’esperienza di teatro, ma soprattutto di vita, che ci pare abbia pochi eguali, finalmente descritta con una serie di notazioni storiche che ne contestualizzano prodotti e procedimenti.