Accademia degli Artefatti
accademia degli artefatti si forma all’inizio degli anni Novanta con lo specifico intento di promuovere, organizzare e diffondere la cultura teatrale. L’approccio al lavoro, con le sue contaminazioni fra arte figurativa, performance e installazioni, non comporta una cifra stilistica rigida o una coerenza estetica predefinita. La compagnia ha sviluppato una propria modalità prettamente teatrale, avendo il teatro – il suo senso e le sue crisi – come oggetto di continua riflessione e di declinazione del reale.
Dopo un periodo di teatro fatto di immagini e di spazi abitati performativamente, dalla fine degli anni Novanta l’urgenza artistica si manifesta in una nuova attenzione alla drammaturgia contemporanea e in particolare anglosassone che, attraverso i testi di Sarah Kane, Martin Crimp, Tim Crouch e Mark Ravenhill, diventa luogo di costruzione e decostruzione del linguaggio stesso, come specchio e trama del reale e dei suoi mascheramenti.
Il panorama della drammaturgia contemporanea su cui la compagnia ha lavorato e lavora si è poi allargato: Werner Rainer Fassbinder, Bertolt Brecht, Davide Carnevali, Joel Pommerat, Antonio Tarantino, …
La compagnia ha poi realizzato anche dei dispositivi originali curandone la scrittura oltre che la messa in scena: NOLLYWOOD – OVVERO IO NON SONO COSI’ IN PRIVATO, biografie in forma di spettacolo di diversi artisti e compagnie italiane.
Parallelamente il segno interpretativo proprio degli attori e delle attrici che collaborano con la compagnia si è approfondito e precisato, ma amche spesso rimesso in discussione, in un gioco di ricerca e verifica continua delle pratiche sceniche.
Al centro di tutto, sempre l’idea della scena come luogo di dialogo e di relazione, e non come spazio che ospita oggetti artistici: il teatro e la performance sempre come occasione per riflettere sul reale e sul presente, restando reali e presenti.
Il fondatore e regista della compagnia Fabrizio Arcuri, negli ultimi anni ha lavorato come regista residente in altre strutture coinvolgendo nei suoi lavori componenti storici o recenti della compagnia: in particolare nel triennio 2015-2017 è stato regista residente presso il Teatro Stabile d’Innovazione del Friuli Venezia-Giulia; e dal 2015 ha curato la regia di diverse produzioni del Teatro di Roma.
Dal 2015 accademia degli artefatti affianca la Compagnia FrosiniTimpano e la Compagnia Angius Festa nella produzione dei loro spettacoli. Inoltre cura la produzione dello spettacolo Confessione di Michele Di Mauro.