Chi Dio? La poesia? Misteriosamente
Poesie e teatro di disperata attualità
Donato Sannini
a cura di Andrea Mancini
con due note di Nico Garrone e Franco Cordelli
scritti di Roberto Benigni, Aldo Buti, Rosaria Cannizzaro, Daniele Costantini, Nicola Grillo, Maltìa, Andrea Mancini, Carlo Monni, Laura Morante, Ernestina Pellegrini, Lucia Poli, Sandro Schwed
L X H: 14,5 x 20,5; CONFEZIONE ri- legato in brossura; COPERTINA carta patinata plastificata con risvolti, colori; INTERNO illustrato B/N; 2010, pp. 344
Euro 18.00
Donato Sannini è stato uno dei registi più interessanti nella generazione delle cosiddette “cantine romane”, tra i primi anni ’70 e gli anni ’80, suoi spettacoli mitici come quello che dà il titolo a questo libro, “Chi Dio? La poesia? Misteriosamente”, o come l’altro, che oggi potrebbe essere letto con l’intento della divulgazione poetica, intitolato “Io e Majakovskij”, uno spettacolo apprezzato moltissimo, proprio per il suo carattere dissacratorio, dal massimo agiografo del poeta russo, Angelo Maria Ripellino, straordinario critico dell’«Espresso».
L'AUTORE
Donato Sannini
Donato Sannini è stato uno dei registi più interessanti nella generazione delle cosiddette “cantine romane”, tra i primi anni ’70 e gli anni ’80, suoi spettacoli mitici come “Chi Dio? La poesia? Misteriosamente” o come “Io e Majakovskij”, uno spettacolo apprezzato moltissimo, proprio per il suo carattere dissacratorio, dal massimo agiografo del poeta russo, Angelo Maria Ripellino, straordinario critico dell’«Espresso». In effetti Donato Sannini, pur lavorando nei meandri di Roma, in teatri come l’Alberico, l’Alberichino o il Beat 72, fu davvero apprezzato da una critica attenta ai fermenti della scena contemporanea.