Dario Fo e Franca Rame, una vita per l’arte

Bozzetti, figure, scene pittoriche e teatrali

a cura di Anna Barsotti, Eva Marinai

settembre 2011

scritti di Anna Barsotti, Marcello Ciccuto, Micle Contorno, Concetta D’Angeli, Joseph Farrell, Dario Fo, Eva Marinai, Bruna Niccoli, Laura Peja, Paolo Puppa, Simone Soriani

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L X H: 14,5 x 20,5; CONFEZIONE rilegato in brossura; COPERTINA carta usomano con risvolti, colori; INTERNO illustrato, CMYK; 2011, pp. 176

Euro 16.00

ISBN: 978-88-7218-327-4

Questo volume, nato a seguito d’un rinnovato, e sapientemente scenografico, percorso espositivo di “Pupazzi con rabbia e sentimento” del Fo non solo attore-autore, raccoglie contributi di studiosi attratti dalla pluridisciplinarità e quindi capaci di focalizzarne i punti chiave negli oltre cinquant’anni di produzione della coppia premio Nobel. Oltre al grande Giullare, la grande Comica dell’Arte Franca, i cui registri tragici arricchiscono la dinamica polivalente d’una compagnia non a caso vestita dalla straordinaria e segnatamente artigianale sartoria Rame. Emerge dal complesso dei saggi una stratificazione dialettica, teatro-pittura, corpo-figura, azione-narrazione, mitologia-mitografia, fondata sulla contaminazione tragi-comica che non si esaurisce, per Fo, neppure quando abbandona il modulo comico-farsesco a favore di una tragicità arcaica, nel lavoro inedito sul caso Moro. Affrontata in parallelo o insieme, la coppia mostra da un lato la capacità “sintetica” del corpo attorico di Fo, in un libero scambio tra foglio dipinto e scena, che rompe anche per il pubblico la cornice del teatro; specialmente a partire da quel “Mistero buffo” di cui sono indagati i rapporti di continuità e discontinuità con i narr-attori. Un lato dunque illustrato sia nei suoi aspetti d’interazione fra immagini parlanti e azioni figurate sia in quelli delle “lezioni d’arte”, come punti d’approdo dell’osmosi iconico-performativa dell’artista. Dall’altro, con la Rame spicca, nella coppia, non solo il lato “femminile”, ma la sua autonoma creatività, che tocca l’apice nello psicodramma dello stupro, e s’afferma già in quella “Medea” che costituisce una sorta di “mito secondo”, nell’intreccio di cultura classica e contemporaneità.

GLI AUTORI
  • Anna Barsotti
  • Eva Marinai