Dopo Salò
una trilogia teatrale sull’Italia dalla caduta di Mussolini all’avvento di Berlusconi
Gianfranco Pedullà
Massimo Sgorbani
L X H: 13,5 x 20,5; CONFEZIONE rilegato in brossura, cucitura filo refe; COPERTINA carta patinata plastificata opaca, CMYK; INTERNO carta usomano avorio, CMYK; 2018, pp. 312
Euro 18.00
ISBN: 978-88-7218-442-4GLI AUTORI
Massimo Sgorbani
Massimo Sgorbani, drammaturgo e sceneggiatore, si è diplomato in drammaturgia alla Scuola Civica Paolo Grassi. In teatro ha collaborato con attori come Franco Branciaroli, Antonino Iuorio, Ivana Monti, Sabrina Colle, Patrizia De Clara, Lucia Ragni, Ruggero Cara, Federica Fracassi. Nel 2001 ha vinto il Premio Speciale della Giuria Riccione 2001 “Bignami-Quondamatteo”, con il testo “Angelo della gravità”. Nel 2003 si è classificato secondo al Premio Fersen con il testo «Il tempo ad Hanoi”. Sempre nel 2003 ha ottenuto la “segnalazione di continuità” al Premio Riccione per il testo “Le cose sottili nell’aria”. Nell’agosto del 2008 ha ricevuto il premio Franco Enriquez per la drammaturgia. Nel maggio 2008, il Teatro Franco Parenti ha organizzato il “Focus su un autore: Massimo Sgorbani”, dieci giorni nel quale sono stati rappresentati sette suoi spettacoli a cura di Andrée Ruth Shammah. Nel marzo 2013 il suo testo “Blondi” è andato in scena al Piccolo Teatro Studio di Milano. I testi di Massimo Sgorbani sono pubblicati da Ubulibri, con il titolo di “Teatro di Massimo Sgorbani”, da Editoria&Spettacolo con il titolo “Due pezzi quasi comici”.
Gianfranco Pedullà
Gianfranco Pedullà è nato a Crotone ma vive da molti anni in Toscana. Come studioso e come regista si è specializzato sul teatro europeo del Novecento. Ha organizzato mostre e spettacoli su Gordon Craig, ha approfondito il teatro di Tadeusz Kantor, Luigi Pirandello, Georg Büchner, Bertolt Brecht, Alfred Jarry, Samuel Beckett. Ha studiato a Parigi con Georges Banu, seguendo le prove dell’allestimento del Maharabharata di Peter Brook. Il suo testo Il teatro italiano nel tempo del fascismo (edito a Bologna nel 1994 da Il Mulino) ha ottenuto il Premio I.D.I. Silvio d’Amico 1994 per la storia del teatro italiano e il Premio Diego Fabbri 1995 dell’Ente dello spettacolo.