Era possibile fotografare il teatro di Tadeusz Kantor?
Caroline Rose
Una coedizione con la Cricoteka (Centro per la Documentazione dell’Arte di Tadeusz Kantor)
L X H: 20 x 20; CONFEZIONE rilegato a punto metallico; COPERTINA carta patinata plastificata, colori; INTERNO illustrato, colori; 2008, pp. 36.
Euro 8.00
Era possibile fotografare il teatro di Tadeusz Kantor? La domanda è ancora più puntuale, di quanto lo sia nei confronti di una messa in scena classica, quando noi comprendiamo fino a che punto la perfezione che regolava i meccanismi degli spettacoli di Tadeusz Kantor magicamente attirasse la totale attenzione dello spettatore. Le tracce dell’arte di Tadeusz Kantor tramandate da Caroline Rose sono fedeli alle intenzioni dell’autore che aveva trattato la propria arte come un’esperienza totale, precorrendo in questo la produzione artistica attuale. Altrettanto attente sono nei confronti della ricezione dello spettatore, che volentieri avrebbe desiderato che per un attimo si arrestasse il ritmo indiavolato dello spettacolo per trattenere più a lungo il piacere di una immagine. Si percepisce anche la stretta connessione fra gli scenari, gli oggetti, i costumi… che è appunto la ragione che permette di parlare, in Kantor, di un’arte totale. Nonostante gli scenari appaiano crudi, ci lasciamo cullare, come lo spettatore di un tempo, dalle tonalità delicatamente sfumate così seducenti da lusingare l’occhio, ma che di fatto agiscono a determinare con più forza lo sguardo critico sulle forze distruttrici della Storia. Qui ogni fotografia è memoria, ma l’immagine fissata in quel dato istante dal testimone-fotografo è semplicemente una porta che si apre alla poesia individuale, nutrita dall’arte di Tadeusz Kantor.
L'AUTORE
Caroline Rose
Caroline Rose è nota per il lavoro di documentazione artistica che conduce sul patrimonio architettonico e decorativo, gli oggetti d’arte e i musei, nonché per il lavoro in ambito teatrale. Le sue fotografie, che si distinguono per il carattere essenzialmente tecnico ed estetico, per la perfezione nella scelta dei colori e della luce, dimostrano la sua straordinaria sensibilità per l’universo della forma.
Ha illustrato con le sue fotografie numerosi e importanti libri, tra i quali: Le Palais du Louvre, Notre-Dame de Paris, Les Églises de Rome, Liban.
Nel campo della fotografia teatrale ha testimoniato, tra gli altri, gli spettacoli di Tadeusz Kantor e del suo Cricot 2. Le immagini fotografiche sono state pubblicate in: «Scènes», “Tadeusz Kantor”, aprile 1986 numero 2 e in “Tadeusz Kantor, photographies de Caroline Rose. Miroirs”, Maubeuge 1991.
Negli ultimi anni si è dedicata alla fotografia dei monumenti della cultura ebraica nell’Est d’Europa. Una raccolta di immagini si trova nel catalogo “Splendeur de la culture juive en Pologne”, Caroline Rose, textes Hervé Rehby, SiraMédia, 2005.
Fra le numerose mostre fotografiche da lei firmate si ricorda l’esposizione presentata all’Ikona Photo Gallery di Venezia nel 2005, e successivamente a Tolosa e Parigi, su Auschwitz, la sinagoga Isaac di Cracovia e la sinagoga di Rymanów.
Un’accurata esposizione delle sue fotografie sugli spettacoli di Tadeusz Kantor è stata presentata nella sede della Cricoteka a Cracovia nel 2007.