Goldoni
Dei buffoni
Vittorio Cielo
Prefazione di Marzia Pieri
L X H: 13,5 x 20,5; CONFEZIONE rilegato in brossura; COPERTINA patinata opaca, quadricromia; INTERNO b/n; 2007, pp. 80
Euro 10.00
Non scrivo più.
Ora passeggio, nella fine del Secolo.
Guardo questo tramonto di uomini…
ormai guardo il mondo dall’alto…
della mia bassezza.
L'AUTORE
Vittorio Cielo
Vittorio Cielo, toscano, debutta in Piazza Navona a Roma, con Michele Placido, Marcus Stockhausen, Luca Barbareschi, che recitano un suo testo sui miti antichi. In versi scrive Parole – Premio PENNA 2004 Inedito segnalato – con note di Alessandro Haber e Michele Placido, sull’amore di un artista, vecchissimo, per una donna molto giovane. Con La Calligrafia delle Puttane e Lezioni da spia è premiato nei teatri Quirino e Brancaccio di Roma; ha seguito per anni i miti del presente, scrivendo inchieste e programmi radio-tv per migliaia di ore. Nella svolta epocale del III° millennio, ha creato per la Rete progetti multimediali di rilievo internazionale.
Nel 2006 pubblica l’unico duro testo critico sul mito di Mozart: MozArt –Truffe su un genio, analisi del falso/vero, nelle leggende da artista sulla sua vita. Quasi ignorato dalla cultura ufficiale, presa nell’affare immenso delle celebrazioni del 250°anniversario, ma messo in scena con Mariano Rigillo e Fulvio Cauteruccio a San Gimignano, da Tuccio Guicciardini, il testo è parte – con questo Goldoni (perduto nella città dei filosofi ribelli) – di una trilogia sul ’700, secolo chiave per le idee, l’enigma, e la politica del presente.