Il teatro della coscienza
Tre messe in scena dai romanzi di Dostoevskij
Andrzej Wajda
versione italiana a cura di Silvia Parlagreco
traduzione di Margherita Bacigalupo
L X H: 14,5 x 20,5; CONFEZIONE rilegato in brossura; COPERTINA carta usomano con risvolti, colori; INTERNO illustrato, CMYK; 2012; pp. 336
Euro 18.00
ISBN: 978-88-7218-333-5Questo volume fu pubblicato per la prima volta in Polonia nel 1989, a ridosso del decennio di repliche e successi in patria e all’estero delle tre messe in scena dostoevskiane di Andrzej Wajda per il Teatr Stary di Cracovia: “I demonî”, “Nastas’ja Filìppovna”, “Delitto e castigo”. L’attualità dei temi trattati da Dostoevskij, che trovò allora attraverso il filtro dell’arte di Wajda una potente conferma, ancora oggi non vede sminuire il suo valore. Il libro presenta la traduzione integrale dei tre copioni, corredati dalle annotazioni di regia e dagli schizzi originali di Andrzej Wajda, e commentati dai saggi di Maciej Karpiński e Joanna Walaszek, a cui si aggiunge un apparato iconografico di fotografie di scena. Si tratta di materiali di studio per lo più inediti, che occupano un tassello particolare nella ricostruzione storica delle prime rassegne italiane di teatro europeo, sorte in quel clima favorevole di rinnovamento che fu la stagione degli anni Settanta/Ottanta.
L'AUTORE
Andrzej Wajda
regista cinematografico e teatrale polacco, sceneggiatore e scenografo. Uno dei maestri riconosciuti nella storia del cinema mondiale e uno dei padri della scuola di cinema polacca. Nel 2000 ha ricevuto l’Oscar alla carriera, nel 2006 a Berlino l’Orso d’Oro alla carriera. Temi ricorrenti della sua poetica sono la Storia e l’Uomo. All’interno della sua vasta filmografia i titoli maggiormente ricordati in Italia sono: “I dannati di Varsavia” (1956), “Cenere e diamanti” (1958), “Le nozze” (1970), “L’uomo di marmo” (1976), “L’uomo di ferro” (1981), “Danton” (1982), “Katyń” (2007). In campo teatrale: “Gli emigranti”, “I demonî”, “Nastas’ja Filìppovna”, “Delitto e castigo”, “Amleto”.