La luce di dentro. Viva Franco Basaglia
Da Marco Cavallo all’Accademia della Follia
a cura di Giuliano Scabia
testi di Peppe Dell’Acqua, Gianni Fenzi, Claudio Misculin, Federico Tiezzi
fotografie di Maurizio Conca
L X H: 14,5 x 20,5; CONFEZIONE rilegato in brossura; COPERTINA carta patinata plastificata con risvolti, colori; INTERNO quadricromia; 2010, pp. 152
Euro 16.00
ISBN: 978-88-7218-289-5Da Marco Cavallo a “La luce di dentro”.
Un libro per fare il punto su poesia, teatro e follia.
Avevo conosciuto Gianni Fenzi allo Stabile di Genova, tanti anni fa, quando ho fatto “Zip” con Carlo Quartucci, nel 1965. Non sapevo che lui ci fosse stato all’uscita di Marco Cavallo. Non me n’ero accorto, c’era così tanta gente. È anche per questa strana coincidenza d’anima che ho accettato, con gioia, di curare, insieme a Claudio Misculin, la messa in scena e la drammaturgia del suo breve dramma “La luce di dentro”. Abbiamo aggiunto le poesie della Merini (una scritta per Franco Basaglia), le biografie scritte da Dell’Acqua, tutte le operine e i canti del 1973, le coreografie, altri frammenti. Penso che Gianni sia stato contento che sul suo testo ci sia stata una così bella avventura – e di essere risorto a Trieste, insieme al cavallo azzurro, nell’Accademia della Follia. Dalla luce di dentro siamo stati tutti illuminati. Questo è stato uno dei sentieri che ho percorso con la poesia e col teatro per cercare di capire il male della mente e la possibilità di avere gioia – qualche volta. (Giuliano Scabia)
L'AUTORE
Giuliano Scabia
Giuliano Scabia (Padova, 1935) “uno dei pochi, forse l’unico scrittore mitico in circolazione” (Belpoliti), “protagonista di alcune tra le esperienze più vive e visionarie degli ultimi anni” (Celati), “ha fatto della poesia il suo teatro, e del teatro la sua poesia, così che oggi ci appare come il più imprevedibile dei poeti italiani”, con le azioni a partecipazione nei quartieri, nelle scuole, nei paesi, nei manicomi ha segnato una svolta radicale nel modo di praticare il teatro e la scrittura sul sentiero della poesia (Padrone & Servo, Il poeta albero,Opera della notte, Canti del guardare lontano,Canti brevi), del teatro (il ciclo del Teatro Vagante, da All’improvviso & Zip a Fantastica visione, Teatro nello spazio degli scontri, Teatro con bosco e animali, L’insurrezione dei semi, Gloria del teatro immaginario, Visioni di Gesù con Afrodite fino a Commedia di matti assassini e Canto della vita indistruttibile), del romanzo (la saga dell’eterno andare composta da In capo al mondo, Lorenzo e Cecilia e L’azione perfetta; la tetralogia del ciclo di Nane Oca composta da Nane Oca, Le foreste sorelle, Nane Oca rivelato, Il lato oscuro di Nane Oca; Lettere a un lupo), delle messe in scena e delle azioni teatrali di lunga durata (Forse un drago nascerà, Marco Cavallo, Il Gorilla Quadrumàno, Il Diavolo e il suo Angelo), delle sperimentazioni condotte per trent’anni dentro l’Università di Bologna (DAMS).