Le irriverenti
Quattro monologhi oltre lo specchio
Isabella Carloni
L X H: 13,5 x 20,5; CONFEZIONE rilegato in brossura, cucitura filo refe; COPERTINA carta patinata plastificata opaca, CMYK; INTERNO carta usomano avorio, ill. CMYK; 2021, pp. 184, € 15,00
ISBN: 978-88-7218-460-8Artemisia Gentileschi, una passione oltre la storia, Viola di mare e il suo amore proibito, Joyce Lussu e la sua vita scandalosa, Circe e l’altra faccia del mito: le figure femminili che si ritrovano nei quattro scritti per la scena, che l’autrice qui seleziona dalla sua ricerca drammaturgica, sono figure in bilico, portatrici di un sogno, di un disagio, di profonda passione, di utopia, inquiete, incapaci di adattarsi alle convenzioni, ribelli alle strade tracciate, ai confini imposti. La rilettura che la stessa autrice ne fa, in originali controcanti che accompagnano i testi teatrali, riconnette quelle passioni a un sogno più grande e alimenta un’altra visione dell’umano, che il teatro rigenera, lasciando intravedere un diverso modo di abitare il mondo.
L'AUTORE
Isabella Carloni
Isabella Carloni, attrice, cantante, autrice e regista. Attratta da un Saturno in Capricorno, dopo aver tentato di resistere al teatro prima con il basket agonistico e poi con una formazione filosofica, intraprende un originale percorso artistico, che nasce dalla danza e dal teatro povero di Grotowski e attraversando il teatro poetico e post-narrativo di Baliani, la tradizione rinnovata di Servillo e la scena audace di Cecchi, De Capitani, Cerciello, Adriatico e De Summa, arriva a forme di sperimentazione vocale e performativa più recenti, con l’incontro delle percussioni di Francesco Savoretti e l’elettronica di Paolo Bragaglia. Dopo alcune esperienze per la Rai in fiction e radiodrammi, nel 2010 fonda la Compagnia Rovine Circolari per continuare la sua personale ricerca drammaturgica, sostenuta dalle radici filosofiche di un pensiero inclusivo e non violento. Le sue creazioni spaziano dalla drammaturgia contemporanea al concerto teatrale. Emblematiche alcune sue figure femminili: Giovanna D’Arco (Biennale del Mediterraneo di Lisbona), Circe, un ritratto di Joyce Lussu, Alda Merini, Viola di mare (Festival InScena New York 2015), Artemisia e la recentissima Marie Antoinette, che ha debuttato per la regia di Cristiano Leone, a Palazzo Altemps del Museo Nazionale romano a gennaio 2020, poco prima della chiusura dei teatri per la pandemia. La sua ultima creazione Le belle parole è ispirata al saggio L’inganno della mafia di Nicola Gratteri e Antonio Nicaso. Negli ultimi anni lavora tra Marche e Stati Uniti, dove è stata spesso artista residente e Faculty member per il Middlebury College. www.isabellacarloni.it