Questo fantasma
Il critico a teatro
Andrea Porcheddu
Roberta Ferraresi
L X H: 14,5 x 20,5; CONFEZIONE rilegato in brossura; COPERTINA carta patinata plastificata con risvolti, colori; INTERNO B/N; 2009, pp. 280
Euro 16.00
ISBN: 978-88-7218-286-4“Questo fantasma, il critico a teatro” vuole essere un “manualetto”. E muove da un duplice tentativo, o forse da un grande desiderio. Quello di fare una ricognizione non compilativa della scena italiana di questi anni – almeno di quel teatro che abbiamo amato e amiamo – e il tentativo di riflettere sullo stato della nostra critica. Abbiamo cercato, in modo molto libero e soggettivo, di ripercorrere alcune tra le maggiori teorie critiche del Novecento, provando poi ad applicarle alla nostra scena e alla nostra critica quotidiana. Ne è uscito un curioso ibrido, fatto di spunti teorici e possibili applicazioni pratiche viste da entrambi i lati della medaglia: ossia dalla scena e dalla platea, dalla parte di chi il teatro lo fa e dalla parte di chi ne scrive. Si parte da una ricognizione sullo stato della critica italiana, per poi attraversare tre grandi temi, come il Soggetto, il Segno, la Società e chiudere con una riflessione sulla postmodernità e la scena di questi anni. Insomma, vorremmo che questo manuale fosse di stimolo per aprire nuove prospettive di analisi, per dialogare in modo più articolato con gli artisti, per stimolare analisi e – ovviamente, perché no? – altre critiche. La battaglia per rilanciare la diffusione di un pensiero critico – non solo nel teatro – è di vitale importanza: in anni di asservimento culturale al dettato televisivo; di appiattimento e di ingrigimento del dibattito sociale; di impoverimento delle prospettive; occorre fare uno sforzo per restituire dignità alla dimensione critica. Questo libro non pretende certo di essere la soluzione a tanti problemi, semmai solo un piccolo tassello, un contributo di chi pensa la critica teatrale come qualcosa di più e di diverso da una pratica di servizio…
GLI AUTORI
Andrea Porcheddu
Andrea Porcheddu, 1967, critico teatrale e giornalista, vive a Roma. Insegna Metodologia della critica dello spettacolo alla “Facoltà design e arti” dello Iuav di Venezia, e scrive per delteatro.it. Ha collaborato con diverse testate nazionali ed ha diretto il bimestrale «Teatro/Pubblico», edito dal Teatro Stabile di Torino. Tra i suoi libri: “L’invenzione della memoria: il teatro di Ascanio Celestini” (Il principe costante edizioni, 2005), “Il compagno di banquo: scritti su teatro e scuola” (Fabio Croce Editore, 2002), “Adriatico, manuale per un viaggio teatrale nei Balcani” (Edizioni Css Udine, 2001), “Casa degli Alfieri, la terra e la poesia” (Titivillus, 2001), oltre a numerosi saggi e ai romanzi noir “Piccola tragedia, in minore” (Fabio Croce Editore, 2000), “Amarti m’affatica” (Maschietto editore, 2006). Per RaiCinema è co-sceneggiatore dei documentari “Antigone e l’Impero” (2008) e “L’Italia del nostro scontento” (2009).
Roberta Ferraresi
Roberta Ferraresi (1983) è critica e studiosa di teatro. Si è laureata in Scienze e tecniche del teatro presso l’Università IUAV di Venezia nel 2008. Ha lavorato nelle redazioni di diversi festival nazionali, fra cui Napoli Teatro Festival Italia, e ha curato la realizzazione di laboratori di critica teatrale con pubblicazione in rete presso alcune rassegne, fra cui OperaEstate di Bassano del Grappa, Teatro Festival Parma, Biennale Teatro di Venezia. È attualmente dottoranda in Studi Teatrali presso il Dipartimento di Musica e Spettacolo dell’Università di Bologna, e collabora con alcune testate on-line.