Sotto la tenda dell’avanguardia
Pippo Di Marca
L X H: 14,5 x 20,5; CONFEZIONE rilegato in brossura; COPERTINA carta usomano con risvolti, colori; INTERNO illustrato B/N; 2013, pp. 328
ISBN: 978-88-7218-368-7
Euro 18.00
ISBN: 978-88-7218-368-7Il libro è una narrazione storico-critica del percorso lungo oltre cinquant’anni (1959-2011) di quella straordinaria avventura artistica chiamata teatro d’avanguardia.
Pippo Di Marca teatralmente parlando è un ‘esploratore’ onnivoro, nei confronti degli altri e del ‘mondo’, ma soprattutto nei confronti di se stesso e del proprio mondo, delle proprie epifanie, o fantasmagorie. Da qui nasce la voglia, l’urgenza di raccontarsi e al tempo stesso la necessità di raccontare gli altri, in quanto suoi riflessi o viceversa. Giacché tutti interagiamo, specie quando apparteniamo allo stesso ‘lato selvaggio’: come è il caso degli artisti che hanno fatto in Italia, nelle generazioni, nelle lotte e nei lutti, il ‘nuovo teatro’ a partire dagli anni ’60 e dei loro compagni di strada, critici, studiosi, spettatori, a vario titolo i loro mentori deputati. Così compaiono e convivono, nel libro, accanto all’intera ‘peregrinazione’ dell’autore, le vicende, i percorsi, le traiettorie, gli incroci di tutti i personaggi, maggiori e minori: come fossero protagonisti e interpreti di quel grande romanzo, e se si vuole spettacolo, che è passato ‘sotto la tenda dell’avanguardia’.
L'AUTORE
Pippo Di Marca
Pippo Di Marca, siciliano di nascita (Catania) e romano di elezione, appartiene alla seconda generazione dell’avanguardia teatrale italiana: quella di Nanni, Perlini, Vasilicò, Cecchi, Carella fino ai Magazzini e alla Gaia Scienza che è venuta alla ribalta intorno ai primi anni Settanta. Ha debuttato come attore al Teatro La Fede (’69 e ’70) in due spettacoli di Giancarlo Nanni e ha creato il suo gruppo (Meta-Teatro) nel ’71 mettendo in scena il suo primo spettacolo da regista, “Evento-Collage n. 1”. Da allora, per sinergie e sodalizi con Carmelo Bene, Leo de Berardinis, il Living e sulla scia di sfide e confronti via via con Lautréamont, Genet, Duchamp, Joyce, Shakespeare, Bernhard, Gadda, Sanguineti, Kantor, Bausch, Beckett, Pirandello, Bolaño ha costruito le tappe di un “continuum” unico e personalissimo (oltre sessanta spettacoli e decine di performance in Italia e nel mondo) portando a compiuta sintesi artistica un’esperienza ininterrotta di oltre quarant’anni. Il tutto con uno sguardo attento e partecipe al lavoro dei tanti compagni di strada che ha incrociato nel corso del tempo.