Storia delle marionette e dei burattini in Italia
Alfonso Cipolla
Giovanni Moretti
prefazione di John McCormick
L X H: 14,5 x 20,5; CONFEZIONE rilegato in brossura; COPERTINA carta usomano con risvolti, colori; INTERNO illustrato, CMYK; 2010, pp. 216
Euro 18.00
ISBN: 978-88-7218-301-4Gli spettacoli con marionette e con burattini in Italia vantano una tradizione plurisecolare e una tale ricchezza di linguaggi da non avere paragoni. Eppure fino a oggi manca una storia di questo teatro scritta con sensibilità moderna e moderni criteri scientifici. Non solo manca una storia che ripercorra criticamente il passato, ma mancano studi che inseriscano finalmente le marionette e i burattini nel contesto a loro più consono che è il sistema teatrale a tutto tondo e non solo il folclore o una generica tradizione popolare. Manca inoltre una storia che sappia dividersi in due e guardi distintamente alle marionette e ai burattini, perché tra marionette e burattini non vi è soltanto una differenza di struttura tecnica, ma una netta appartenenza a due idee di teatro radicalmente diverse che comportano una diversa fruizione e un diverso pubblico. E manca ancora un’analisi di quel complesso fenomeno che è il moderno teatro di figura, con la sua straordinaria gamma di varianti e di potenzialità. Per offrire uno strumento agli studenti abbiamo pensato a una antologia che potesse raccogliere le testimonianze di chi – viaggiatori, letterati, cronisti, moralisti… – abbia avuto nel corso dei secoli l’opportunità di vedere in prima persona il teatro con le marionette e con i burattini. Mettendo in ordine i vari brani scelti, molti dei quali mai ripubblicati prima, si è venuta, naturalmente, ad abbozzare una storia dei burattini e una storia delle marionette. Molto manca ancora, ma lasciateci la presunzione di pensare che, ora, manchi un poco di meno.
GLI AUTORI
Alfonso Cipolla
Alfonso Cipolla
Docente di Arte Scenica presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “Conservatorio Guido Cantelli” di Novara e di Teatro di Animazione presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Torino. Direttore dell’Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare (centro studi riconosciuto a livello internazionale, www.teatropopolare.com), per il quale ha curato la realizzazione di numerose pubblicazioni, manifestazioni e mostre in Italia e all’estero. Studioso di teatro popolare, ha partecipato a numerosi convegni e pubblicato svariati saggi presso Electa, Garzanti, la Fondazione Mondadori e varie case editrici. Dirige inoltre le collane “Archivio Gianrenzo Morteo” per Titivillus Edizioni e “Linea teatrale” per Seb 27. Il suo ultimo volume “The italian puppet theater. A history”, scritto insieme a John McCormick dell’università di Dublino è edito dalla casa editrice americana McFarland & Company. Da oltre venticinque anni è critico teatrale, prima per la «Gazzetta del Popolo», poi per «Stampa Sera», quindi dal 1996 per «La Repubblica». Ha fatto parte della Commissioni Consultive del Ministero per i Beni e le Attività Culturali per l’assegnazione del FUS, fondo unico dello spettacolo (Circhi e Spettacolo Viaggiante), attualmente presso lo stesso Ministero è Componente della Consulta per lo Spettacolo. Drammaturgo, è autore di una cinquantina di testi teatrali, tra libretti d’opera, di teatro-danza, e copioni destinati sia al teatro d’attore che a quello di figura. I suoi lavori, rappresentati in Italia e all’estero (Austria, Francia, Germania, Spagna, Polonia, Tunisia, Turchia, Uzbekistan, Singapore…), sono stati prodotti, tra gli altri, dal Teatro Regio di Torino, dal Teatro Stabile di Torino, dalla Fondazione de “Il Vittoriale degli Italiani”, dalla Fenice di Venezia, dal Ravenna Festival.
Giovanni Moretti
Giovanni Moretti
Attore con esperienze di teatro, radiofonia, televisione, cinema. È stato socio e attore del Teatro Della Dieci dal 1958 al ’69, recitando tra i primi in Italia le opere di Beckett e Ionesco. Nel 1967 ha fondato il Teatro dei Burattini di Torino, diventato poi il Teatro dell’Angolo, compagnia che ha diretto fino al 1983, anno in cui ha ideato, con la collaborazione di Sandro Gindro, il Progetto Teatro Mediterraneo. Negli ultimi anni si è costruito un repertorio evocatore di grandi personaggi del teatro e della cultura: Pirandello, Leopardi, Benjamin, D’Annunzio ed Eleonora Duse. Tra gli ultimi lavori che lo hanno visto protagonista si segnalano: “Il sole della Fiuman”, spettacolo-evento realizzato in occasione del centenario del “Quarto Stato” di Giuseppe Pellizza da Volpedo (regia di Luca Valentino); “Vado a veder come diventa notte nei boschi…” di Giovanni Testori, per la regia di Valetr Malosti; “Vocazione dal Wilhelm Meister” di Goethe, regia di Gabriele Vacis, “De senectute” da Norberto Bobbio per la regia di Koji Miyazaki. È stato docente di Storia del Teatro e quindi di Teatro di Animazione presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino. È presidente dell’Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare, che dirige insieme ad Alfonso Cipolla. Ha pubblicato saggi su Pirandello, su Gramsci critico teatrale, su Eleonora Duse, sul dilettantismo teatrale per la Storia del Teatro di Einaudi. E ancora per le edizioni Seb 27 ha pubblicato diversi lavori che riconsiderano radicalmente la storia del teatro con le marionette e con i burattini: “Attori e baracche”, “I fili della memoria”, “Commedianti figurati e attori pupazzani”.