Trilogia dell’inettitudine
In punta di piedi, La spallata, Fragile show
Francesca Macrì
Andrea Trapani
prefazione di Attilio Scarpellini
L X H: 13,5 x 20,5; CONFEZIONE rilegato in brossura; COPERTINA patinata opaca, quadricromia; INTERNO b/n; 2011, pp. 96
Ero 10.00
Il comico, secondo Kierkegaard, è il momento in cui l’infinito inciampa nelle maglie del finito. La trilogia di Francesca Macrì e Andrea Trapani è quasi una fenomenologia dell’uomo ridicolo, dove ogni episodio è suggellato dalla stessa frase: “Perché ridi? Mi stai ridendo in faccia. Ho forse la faccia di un clown?” Ma è anche un’opera dolente sull’unica paradossale grandezza di questo clown sublime e involontario: il suo ostinarsi nel lavoro di quella coscienza che, come dice il Principe Amleto, “ci rende tutti vili”. E che, proprio nel momento di tuffarsi, ci fa cadere.
(dalla prefazione di Attilio Scarpellini)
GLI AUTORI
Francesca Macrì
Francesca Macrì (Milano, 1980), drammaturga e regista, si laurea a Pavia in Storia del Teatro. Dall’incontro con Andrea Trapani matura l’idea di fondare, nel 2005, la compagnia Biancofango. Insieme realizzano la “Trilogia dell’inettitudine”. Nel 2006 debuttano con lo spettacolo “In punta di piedi” (tradotto anche in spagnolo), nel 2007 realizzano “La spallata”, una drammaturgia originale liberamente ispirata a uno solo fra i “Ricordi dal sottosuolo” di F. Dostoevskij e nel 2009 “Fragile show”, ancora una drammaturgia originale che deve la sua ispirazione alle ultime pagine del romanzo “Il soccombente” di T. Bernhard e che chiude il percorso trilogico dedicato all’inettitudine. La trilogia continua a circuitare in Italia ed è stata ospitata in diversi festival e teatri in America Latina, Spagna, Austria e Cuba.
Andrea Trapani
Andrea Trapani (Firenze, 1972), attore-autore, si diploma in recitazione all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica di Roma “Silvio d’Amico” e si laurea a Firenze in Storia del Cinema. Affianca fin da subito al lavoro d’attore, svolto nella ricerca di un equilibrio tra tradizione e innovazione, un’indagine più personale finalizzata ad approfondire il rapporto tra scrittura e corpo scenico. L’incontro con Francesca Macrì, la fondazione della compagnia Biancofango e la realizzazione della “Trilogia dell’inettitudine” rappresentano il primo passo di un quotidiano lavoro alla ricerca di un linguaggio scenico comune e di un metodo.