Un fotografo con i Taviani
Umberto Montiroli
a cura di Andrea Mancini
con scritti di Cosimo Chiarelli, Lorenzo Cuccu
L X H: 17 x 24; CONFEZIONE rilegato in brossura; COPERTINA carta patinata plastificata con risvolti, colori; INTERNO illustrato, colori; 2004, pp. 160
Euro 16.00
ISBN: 88-7218-130-5Noi abbiamo un amico segreto sul set, un amico che sta nell’ombra, ma sappiamo che i suoi occhi sono puntati sulla scena che stiamo dirigendo: è lui che deve coglierne in sintesi il senso. Questo collaboratore silenzioso e nascosto negli angoli è il fotografo di scena. Quando non ha la possibilità, per vari motivi tecnici, di scattare durante le riprese deve ricostruire la scena. Occorre energia e creatività, anche perchè deve imporsi alla troupe, agli attori e soprattutto alla produzione che spesso è costretta a vedere il cinema come una corsa contro il tempo.
Il suo lavoro è prima di tutto documentazione, è anche un racconto “a fumetti”, alcune volte è una reinvenzione luministica di un volto, di un oggetto. La nostra gratitudine per questo collaboratore si rinnova quando nelle pubblicazioni sul nostro cinema la forza delle immagini da lui scattate riesce a restituire anche sulla pagina il senso della nostra ricerca. (Paolo e Vittorio Taviani)
L'AUTORE
Umberto Montiroli
Umberto Montiroli, nato a Roma nel 1942, ha iniziato ad interessarsi di fotografia nel 1959. Dopo aver lavorato sedici anni in un laboratorio fotografico, dal 1976 è passato a documentare i set. Da “Padre Padrone” in poi ha fotografato tutti i film dei fratelli Taviani, compreso i televisivi “Resurrezione” e “Luisa Sanfelice”.
Con la foto de “La stanza del figlio” di Nanni Moretti ha vinto il primo premio della migliore serie foto a colori al concorso nazionale fotografi di scena CliCiak della quinta edizione (2001) e con uno scatto del film “Operazione rosmarino” il primo premio per la miglior foto a colori della sesta edizione (2002).