Undici atti unici
Tre monologhi maschili, due monologhi femminili e quanto serve per arrivare a undici
Alberto Severi
A cura di Andrea Mancini
L X H: 12 x 16,5; CONFEZIONE rilegato in brossura; COPERTINA cartoncino, bicromia; INTERNO B/N; pp. 456
Euro 11.00
Dall’onirico festino cannibalico che chiudeva in maniera sorprendente il triangolo borghese di Valzer, e che tentò alla regia teatrale Sergio Staino (1996), alla nevrotica campionessa di tennis Suzanne Lenglen, sempre vincente eppure perdente nel decisivo game con la vita (Volée, 2004).
Nel mezzo: Donne angustiate da mostruose metamorfosi. Amori inconfessabili in odore d’incesto. Eretici che osservano con impagabile ironia la propria immolazione sul rogo, dall’alto di salottiere terrazze romane. Brutte ragazze sedotte e abbandonate, pronte a perdere letteralmente la faccia pur di consumare la propria vendetta. Aviatori maldestri costretti in panne nel deserto d’oltremare (o d’oltretomba). Prostitute polimorfe. Rockettari cinici e annoiati. Streghe sensuali e disperate di un medioevo prossimo venturo. Giornalisti disillusi e alla deriva. Pittori d’icone, uxoricidi per amore. Uomini in mezzo al guado, sull’orlo incrinato di un enigmatico Grande Vetro…
Una drammaturgia forse volutamente “marginale” rispetto alle frontiere più avanzate del teatro di ricerca, e tuttavia capace di “intrigare” firme eccellenti della scena italiana, dalla compianta Marisa Fabbri (che nel ’99 volle assegnare a Severi il premio Fondi), a Ugo Chiti; da Flavio Bucci a Paola Gassman, e (fra i critici) da Siro Ferrone a Nico Garrone, da Ettore Zocaro a Rodolfo di Giammarco.
Titivillus, “braccio” editoriale del Teatrino dei Fondi di San Miniato, attuale produttore di tre titoli (Aracne, Il Mistero…, Volée), nella primavera del 2004 volle dedicare al teatro di Severi una significativa tre-giorni (Giorni Severi) presso il Teatro di Quaranthana, di Corazzano (PI). Adesso presenta quest’antologia di testi, convinta del valore e dello spessore di questo eccentrico giornalista-drammaturgo.
L'AUTORE
Alberto Severi
Alberto Severi, nato a Firenze nel 1960, giornalista professionista, lavora dal 1991 per il Tg Rai della Toscana, collaborando anche alle testate nazionali.
I suoi testi teatrali sono stati messi in scena, a partire dal 1996, da registi e attori di varia estrazione: fra questi Ugo Chiti, Sergio Staino, Andrea Mancini, Flavio Bucci, Paola Gassman, Andrea Buscemi, Ennio Coltorti, Francesca Gamba, Silvia Guidi, Roberta Geri.
Oltre ai testi raccolti in questo volume, di cui si dà conto nelle singole presentazioni, ha scritto, fra l’al-tro, Brutta Razza (Festival di Benevento 1998, regia di Riccardo Massai) e La Guer-ra piccola (premio Fondi-La Pastora 1999, in scena dal luglio 2004 con la regia di Ugo Chiti): riuniti, assieme a Valzer , nel volume Valzer di guerra (ed. Jaca Book-Il Grandevetro). E poi Acqua (2002) e Una notte alla locanda del Garbo (2003), en-trambi con Andrea Buscemi e Tosca d’Aquino; Guglielmo, Tell & la Mela, con Alena Se-redova, Niki Giustini e Gra-ziano Salvadori.
Nel ’97 ha pubblicato il volume di racconti e aforismi La televisione fa male (Giunti-Idea & Magia), nel 2003 il volume Il Morbo di Pardini, versione narrativa di alcuni suoi testi teatrali (Jaca Book-Il Grandevetro), nel 2004 Il Poeta e il Macellaio (con Dario Cecchini, libro-cd, ed. Titivillus)